Rendering dell'E-Coli basato su immagini al microscopio elettronico a scansione (SEM), Alissa Eckert per CDC, pubblico dominio
Mostra
We the Bacteria Appunti per un’architettura biotica
Fino al 9 novembre 2025
Riflettere sulle disuguaglianze significa riflettere sulla salute, intesa nel senso più ampio di benessere. Oggi la salute è sempre più concepita in relazione al microbioma, i trilioni di microrganismi che ci abitano, ci nutrono e ci proteggono. Gran parte delle patologie del nostro tempo – obesità, diabete, tumori, disturbi autoimmuni, allergie, autismo, Alzheimer, depressione – vengono considerate conseguenze di una progressiva riduzione della diversità batterica e questo riguarda anche l’architettura. Le cosiddette “malattie dell’ambiente costruito” sono indissolubilmente legate alla salute del pianeta e allo stato della biosfera. L’approccio alle disuguaglianze deve andare oltre l’essere umano che va considerato come un ecosistema mobile inserito in un mondo microbico. We the Bacteria è come uno specchio e una proiezione verso il futuro. La mostra introduce i visitatori alla loro condizione microbica, ripercorrendo il viaggio dei microbi dalle profondità terrestri allo spazio, da 4,2 miliardi di anni fa a oggi. Accanto alle ultime ricerche di scienziati e architetti, presenta una storia alternativa dell’architettura raccontata dal punto di vista dei microbi, che culmina nella disbiosi del presente. La sezione finale, proiettata verso il futuro, propone installazioni realizzate da nove team internazionali chiamati a collaborare con i microbiologi per indagare nuovi modi sperimentali di vivere insieme ai microbi.
Crediti
Il progetto è parte della 24a Esposizione Internazionale Inequalities.
A cura di: Beatriz Colomina e Mark Wigley
Assistenza alla curatela: Guillermo S. Arsuaga
Assistenza alla ricerca: Foivos Geralis, Alessandro Pasero, Sergio Perdiguer Torralba
Exhibition design: GRACE
Grafica: Hubertus-Design con Fabio Furlani
Progetto speciale di: Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Frank Willens
Installazioni site-specific: Rachel Armstrong, Hayley Eber e Lydia Kallipoliti, ecoLogic Studio, Footprint Project e Wang Lab, Andrés Jaque / Office for Political Innovation, MAEID – Büro für Architektur & transmediale Kunst (Daniela Mittelberger e Tiziano Derme), Philippe Rahm architectes, Orkan Telhan + elii [oficina de arquitectura], PauloTavares/AUTONOMA con Terraformae
Nuove opere: Jocelyn Beausire, Tal Danino con Julia Rae Kirby e Charlize Sze, Laura Kurgan con Dan Miller e Adam Vosburgh, Davide Rapp
Opere di: Alex Bentley e Simon Carrington; Hans Busstra e Gaël McGill; Scott Chimileski e Roberto Kolter; Massimo Galli e Riccardo Nodari; Carter Horton; Ivan Lopez Munera; Martin Oeggerli; Alan Sonfist; Sarah Schneck e Steven Lawrence; Tasha Sturm
Partecipazioni Internazionali